Ennesimo incidente mortale in un cantiere edile in Via Boncompagni, ennesima caduta dall’alto, ennesima indignazione, solito dolore.
“Tutto ciò è inaccettabile, va assolutamente fermata questa inarrestabile scia di sangue, bisogna pretendere di lavorare in sicurezza, bisogna pretendere l’aumento dei controlli, bisogna pretendere la formazione certificata dei lavoratori, bisogna pretendere che le imprese e i loro responsabili siano adeguatamente formati sui rischi del cantiere e bisogna pretendere di poter tornare a casa dalle proprie famiglie dopo una giornata di lavoro”. Lo dichiarano in una nota i Segretari Generali della Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil di Roma, Benedetto Truppa, Nicola Capobianco e Agostino Calcagno.
“In questi giorni – continuano Truppa, Capobianco, Calcagno – dovremmo firmare un protocollo in Prefettura con tutti gli attori del settore delle Costruzioni, che va nella direzione di qualificare il comparto avendo come centralità operativa la legalità, l’aumento delle verifiche e dei controlli nei luoghi di lavoro, la verifica della corretta applicazione del contratto Edile, la verifica della reale formazione e della sicurezza”. Concludono “E’ ora di lasciare da parte i proclami, è ora di operare concretamente in modo sinergico nella direzione da tutti auspicata di creare le massime condizioni di sicurezza possibili sui luoghi di lavoro”.