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Fillea e Cgil di Roma e del Lazio: Per i lavoratori della Metro C non c’è più tempo, ripartano i lavori!

La Metro C è tra le grandi opere che il Governo intende sbloccare entro la fine del mese di settembre ed auspichiamo che sia realmente così. A fine mese, infatti, potrebbero già arrivare i primi licenziamenti senza più nessuna tutela di sostegno al reddito per i lavoratori e per le proprie famiglie, in una fase già di per sé critica, pertanto occorre un’ulteriore accelerazione in risposta alla tutela degli attuali livelli occupazionali di tutte le maestranze impegna alla realizzazione della Metro C.

In questi giorni la Metro C è tornata al centro dell’attenzione non per il futuro a tinte fosche delle lavoratrici e dei lavoratori ma per l’eventuale nomina di un commissario tecnico e che di conseguenza non sarebbe la sindaca Raggi. L’8 settembre scorso, avevamo avanzato tra le tante richieste alla Ministra De Micheli l’individuazione di commissari tecnici e non politici, profili già esperti nell’ambito delle costruzione e dei grandi cantieri pubblici, in grado di gestire gli iter procedurali in modo celere ed efficiente.

Quest’ipotesi negli ultimi giorni è stata trasformata in un dibattito su poltrone e giochi di potere ed onestamente è un dibattito che di per sé non ci appassiona. Ci appassiona invece ristabilire un principio di realtà e sapere quale sarà il futuro dell’opera.

Contrariamente da quanto affermato nella giornata di ieri dalla Raggi, la sua gestione della Metro C non é stata certamente all’insegna del dinamismo. Quando a Dicembre 2019 il CIPE stanziava, con una delibera, 10 milioni di euro per la realizzazione della Stazione Piazza Venezia e stabiliva come fondamentale l’estensione della Tratta da Fori Imperiali a Piazza Venezia per il proseguo dell’opera fino a Piazzale Clodio, la Giunta Raggi ha aspettato fino al 3 Giugno 2020 per deliberare null’altro che il recepimento della delibera del CIPE, per poi, vincolare la ripresa dei lavori con una determina capitolina ad una serie di atti richiesti al MIT.

In questi anni abbiamo sempre chiesto al Comune di Roma un confronto chiaro, una chiarezza che vediamo continuare a non esserci.

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