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Cgil e Fillea di Roma Col, riqualificare “Campo Testaccio” preservando storia e natura pubblica

In questi giorni si è riacceso il dibattito attorno al destino del Campo di Calcio di Testaccio, una struttura pubblica che da anni versa in stato di abbandono e degrado, perché il Comune di Roma ha reso evidente la volontà di affidare ai privati il futuro della struttura.

“Siamo convinti – dichiarano Diego Piccoli, Segretario regionale della Fillea Cgil di Roma e Lazio e Donatella Onofri, Segretaria Generale della Cgil di Roma Centro Ovest Litoranea- che il recupero e la rigenerazione del patrimonio urbanistico di Roma siano una priorità per migliorare la qualità della vita di chi abita, lavora e transita per la Capitale, oltre ad essere strumenti con cui rilanciare l’occupazione del settore dell’edilizia, colpito da una crisi ormai decennale.”

La rigenerazione urbana, però, non può essere l’alibi con cui svendere le strutture pubbliche e privare nuovamente i cittadini della funzione sociale che quello spazio svolgeva. Il caso del Campo Testaccio è emblematico. È un luogo che ha un alto valore storico e che, se ripristinano, ritornerebbe ad essere un luogo di aggregazione e di riferimento per gli abitanti del quartiere in primis.

In questo senso auspichiamo che il Campidoglio tenga conto della volontà delle associazioni e degli abitanti del quartiere e s’impegni per il recupero della struttura preservandone la natura pubblica e il valore storico.

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